James Brandon Lewis Red Lily Quintet
Roma Jazz Festival
James Brandon Lewis Red Lily Quintet
L'identità musicale di Lewis abbraccia passato e futuro, intimità e apertura, sacro e profano. Come Sonny Rollins, dedica lunghe sezioni delle sue improvvisazioni all'estensione, alla rifrazione e alla mutazione di brevi frasi. "For Mahalia, With Love" è un concerto che attinge ai fondamenti della musica della cantante gospel Mahalia Jackson, valorizzando il cristianesimo come forza culturale. Lewis affronta questi temi religiosi con la familiarità di chi è cresciuto in quella tradizione, ma li rielabora come un musicista jazz che comprende come l'astrazione e la reinterpretazione siano essenziali alla sua arte. Queste melodie gospel non vengono eseguite con reverenza, ma diventano materia prima per un'improvvisazione rigorosa e un arrangiamento creativo, integrandole con fraseggio e ornamenti, bilanciando l'intensità spirituale con la creazione spontanea in modi che ricordano Charles Mingus. Lewis è un musicista versatile che ha studiato autonomamente biologia molecolare, utilizzando ciò che ha appreso per strutturare le composizioni del suo quartetto.
(Fonte: auditorium.com)
Formazione:
James Brandon Lewis – sax tenore
Kirk Knuffke – cornetta
Tomeka Reid – violoncello
Silvia Bolognesi – basso
Lily Glick Finnegan – batteria
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
Sala Sinopoli
22 novembre 2024
(Un sentito ringraziamento a GDG Press, in particolare a Ilenia Visalli)
James Brandon Lewis Red Lily Quintet
L'identità musicale di Lewis abbraccia passato e futuro, intimità e apertura, sacro e profano. Come Sonny Rollins, dedica lunghe sezioni delle sue improvvisazioni all'estensione, alla rifrazione e alla mutazione di brevi frasi. "For Mahalia, With Love" è un concerto che attinge ai fondamenti della musica della cantante gospel Mahalia Jackson, valorizzando il cristianesimo come forza culturale. Lewis affronta questi temi religiosi con la familiarità di chi è cresciuto in quella tradizione, ma li rielabora come un musicista jazz che comprende come l'astrazione e la reinterpretazione siano essenziali alla sua arte. Queste melodie gospel non vengono eseguite con reverenza, ma diventano materia prima per un'improvvisazione rigorosa e un arrangiamento creativo, integrandole con fraseggio e ornamenti, bilanciando l'intensità spirituale con la creazione spontanea in modi che ricordano Charles Mingus. Lewis è un musicista versatile che ha studiato autonomamente biologia molecolare, utilizzando ciò che ha appreso per strutturare le composizioni del suo quartetto.
(Fonte: auditorium.com)
Formazione:
James Brandon Lewis – sax tenore
Kirk Knuffke – cornetta
Tomeka Reid – violoncello
Silvia Bolognesi – basso
Lily Glick Finnegan – batteria
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
Sala Sinopoli
22 novembre 2024
(Un sentito ringraziamento a GDG Press, in particolare a Ilenia Visalli)
